Lutto nella famiglia de “Il Popolo” e nel mondo del giornalismo di primo piano per la scomparsa di Franco Franchini, cronista e direttore di quotidiani nazionali e regionali, editorialista e inviato speciale, autore di libri e maestro della comunicazione per le nuove leve del giornalismo. Romano, 74 anni, mezzo secolo di professionismo alle spalle, ha dedicato l’intera vita alla causa dell’informazione di qualità e colta dal vivo, interpretandone le profonde mutazioni genetiche in “presa diretta” e nella difesa della sacralità della notizia. Ha esordito dalla gavetta della cronaca nera a “Il Popolo”, ai tempi in cui il quotidiano della Democrazia Cristiana contendeva il mercato ai grandi fogli editoriali. Nei successivi 25 anni, ne è stato capocronista, caporedattore e, infine, direttore. Successivamente ha diretto “L’Adige” e la catena di quotidiani “Corriere di Siena” “Corriere di Arezzo” e “Corriere dell’Umbria”, contribuendo con i suoi lucidi e puntuali fondi giornalieri a dare voce e autorevolezza alla realtà sociale, culturale ed economica della provincia italiana, e ad offrire ai lettori uno spaccato alla luce del sole delle radicali trasformazioni di questo fine millennio.
Negli ultimi anni, la sua esperienza, la sua cultura e la sua sensibiltà professionale sono state dedicate alla formazione e alla crescita dei giovani giornalisti, insegnando “Teoria e tecnica della scrittura giornalistica”, l’abc del mestiere, nella scuola di giornalismo radioteleviso promossa dalla Rai a Perugia. Nel corso della sua lunga attività, ha composto diverse pubblicazioni, dal delizioso libro di costume “Passepartout” sulla Roma del dopoguerra al manuale “La scrittura giornalistica” edizione Rai-Eri, dove disegna la figura del giornalista doc, ben diverso da quello di batteria che oggi si vorrebbe imporre, spiegando che “ E se qualcuno, ci viene da dire qualche volta ai giovani che ‘studiano da giornalista’, pensa che il giornalismo si fondi su regole ferree, su schemi rigidi, su verità dogmatiche e su comode e rassicuranti certezze, farebbe bene a ripensare alla propria vocazione”. Anche nelle organizzazioni dei giornalisti, Franco Franchini ha portato la sua impronta, partecipando nel dopoguerra, da cronista di razza, alla rinascita e al rilancio, come consigliere, del Sindacato cronisti romani.
Lascia la moglie Anna e il figli Claudio, Marina ed Andrea. A loro, al fratello Sergio e alla nipote Emanuela, anche essi giornalisti di valore, giungano le più sentite condoglianze e le espressioni della fraterna solidarietà cristiana. I funerali si svolgeranno venerdi 17 dicembre alle ore 10 nella chiesa romana di Santa Maria della Mercede in viale Regina Margherita.
Romano Bartoloni