E’ ”abnorme che un cittadino possa finire in galera per le sue idee” e, per questo, giornalisti, amministratori pubblici e politici hanno sottoscritto e continuano a sottoscrivere un appello per Mario Spezi, il giornalista arrestato nell’ambito dell’inchiesta legata ai delitti del mostro di Firenze. Ecco il testo dell’ appello al quale si puo’ aderire inviando una e-mail all’ indirizzo scr@sindacatocronisti.it, il Sindacato cronisti romani che, assieme all’Unione nazionale cronisti italiani, sta raccogliendo e rilanciando le adesioni in segno di sostegno e di solidarietà per il collega cronista doc. ”Dal 7 aprile il giornalista Mario Spezi e’ in carcere per calunnia e depistaggio. Gli sono stati negati perfino gli arresti domiciliari. I giudici di Perugia lo accusano di aver turbato, con le sue indagini giornalistiche e con le sue ricerche su piste alternative rispetto a quelle ufficiali, le indagini sulla morte del medico perugino Francesco Narducci e sui delitti del mostro di Firenze, l’ultimo dei quali risale al 1985. Pur ribadendo fiducia nella magistratura e non volendo entrare nel merito degli indizi raccolti dagli inquirenti, di cui non abbiamo completa conoscenza, rileviamo che in Italia la carcerazione preventiva viene disposta, di regola, per delitti gravissimi e non certo per i reati contestati a Spezi, la cui colpa maggiore sembra quella di aver scritto libri e articoli che contrastano con l’inchiesta. E appare abnorme che un cittadino possa finire in galera per le sue idee”.I firmatari del documento: Franca Selvatici de La Repubblica, Sandro Bennucci de La Nazione, Vincenzo Tessandori de La Stampa, Antonella Mollica del Giornale della Toscana, Marco Gasperetti del Corriere della Sera, Riccardo Mazzoni direttore del Giornale della Toscana, Guido Columba Presidente dell’Unione nazionale cronisti, Riccardo Nencini, presidente del Consiglio Regionale della Toscana, Leonardo Domenici, sindaco di Firenze, Altero Matteoli Ministro dell’ ambiente, Michele Ventura deputato Ds, Romano Bartoloni presidente Sindacato cronisti romani, Nicola Rotondaro, capogruppo comunisti it. Comune Firenze, Claudia Aldi della Voce di Cremona, Sergio Staino cartoonist, Francesca Chiavacci presidente prov. Arci, Paolo De Anna La Nazione, la redazione di “Nuova Radio” di Firenze, Cristina Lombardi giornalista, Mimmo Mazza della Gazzetta del Mezzogiorno, Associazione art. 21, Riccardo Mazzoni, direttore il Giornale della Toscana, Alessandro Cecioni giornalista, Umberto Chirici ex capocronista di Spezi, Daniele Pecchioli consigliere regionale Toscana, Francesco Selvi inviato di La7, Alessandro Bencistà direttore Toscana Folk, Gino Salvatori sinistra giovanile Toscana, Cecilia Moranti giornalista, Vito Fiori Unione Sarda, Matteo Renzi presidente della Provincia di Firenze, Iain L. Fraser Istituto universitario europeo, Lido Cantemori vignettista, Antonio Andreucci Ansa Pescara, Chiara Carenini Ansa Firenze, Emanuela Banfo Ansa Torino, Federico Monechi Rai Firenze, Lorenzo Castellani La Nazione, Carlo Pestelli Quotidiano nazionale