Giornalisti in forze numerose dentro le liste elettorali di destra e di sinistra insieme a showmen e ballerine. Saltano il fosso perchè sentono puzza di bruciato in casa? Oggi molti valorosi colleghi sono costretti ad arrampicarsi sugli specchi del gran vociare della comunicazione, la fiera delle parole (card. Tettamanzi), e a spremere fino in fondo le risorse della propria esperienza e della propria professionalità per strappare mezze-notizie e brandelli di verità, per raccogliere e interpretare il raccoglibile dai tam-tam delle conferenze-stampa e dalla ridda di dichiarazioni e contro dichiarazioni, smentite e contro smentite. La maggioranza degli operatori dell’informazione è costretta ad appendere la penna e il pc laddove vuole il padrone e, quindi, volenti o nolenti, subiscono il ricatto della deregulation professionale e occupazionale, e debbono prestarsi al gioco anche a costo di fare la figura dell’utile idiota. Se, poi, qualche grillo parlante alza la testa, stai certo che ambisce a conquistarsi i galloni dall’altra parte della barricata, nel quaquaraqua della politica, con buona pace dei cani da guardia dei poteri.