ANOMALIA CORSERA MIELI 1 E 2

Paolo Mieli 1 e 2. La linea editoriale del direttore del Corriere della Sera ai blocchi di partenza del 20 dicembre 2004: “Libertà di stampa vuol dire dunque, alla fine, solo e sempre libertà di criticare i poteri”. Cambio di marcia nell’editoriale pre-elettorale dell’8 marzo 2006 con l’auspicio di “un esito favorevole di una delle due parti in competizione: il centrosinistra”. Un gesto senza precedenti nella storia del Corriere, una scelta consueta nella tradizione dell’editoria anglosassone che, però, non fa professione di neutralità. Il cdr del giornale gli contesta la misura di un passo compiuto a metà perché, una volta fatta la scelta di schieramento, sarebbe una contraddizione esonerare gli altri editorialisti e commentatori come, invece, ha inteso Mieli. Anomalia nell’anomalia italiana.

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