“Il giornalismo di qualità si fonda sul rispetto della realtà dei fatti e sul lavoro del cronista che la scava, la porta alla luce, la denuncia e la critica senza cedere a ricatti e intimidazioni”. Questi valori sono stati ribaditi alla fondazione Murialdi nella presentazione del libro di Romani Bartoloni “Roma tra cronaca e storia”.
Oltre l’autore sono intervenuti Massimo Martinelli vicedirettore de Il Messaggero e Andrea Garibaldi del Corriere della sera. Moderatore Fabio Morabito presidente del Sindacato cronisti romani.
“Roma tra cronaca e storia” è un’antologia di memorie romane, raccolte e riproposte da Romano Bartoloni, a cavallo fra scenari di cronaca quotidiana diventata storia e di eventi storici rispolverati nell’ottica della cronaca di quotidiana vita vissuta allora, con in più uno scoop di apertura. Il libro verrà presentato a Roma il 19 dicembre, presso la Fondazione Murialdi.
Un uomo qualunque Renato, ma romano doc, oggi quasi centenario è l’ultimo reduce di un’epoca di radicali sventramenti urbanistici, perché cresciuto bambino nelle case abbattute dal fascismo negli anni Venti/Trenta del Novecento per restituire alla luce i Fori Imperiali. E’ lui il protagonista di uno dei capitoli di “Roma tra cronaca e storia”.
Fra gli altri capitoli figurano: dalle aquile volano ancora su Roma alla storia del gelato quirite, dalla prima Miss Roma del 1911 lanciata dai cronisti alla Shoah di nonno Fritz, dagli orti di guerra e dalla borsa nera ai miracoli del Pupo bis dell’Aracoeli, dai 100 Fori di via Rasella all’ultimo vetturino di 94 anni, dall’Urbe industriale di Pio IX ai palazzi della casta, dal pianeta stampa alla fine ingloriosa dei sampietrini, dalle sirene di guerra a Roma sotto le bombe e ai giorni della Liberazione, e tanto altro ancora.