“Far scorrere la graduatoria degli idonei al concorso 2015 non è un’opzione tra le tante. È un obbligo di legge”. Lo afferma il Comitato per l’Informazione Pubblica, fondato da oltre 100 giornalisti risultati idonei alla selezione 2015 e assistito dall’avvocato Vincenzo Iacovino.
Il Comitato precisa che la Rai è obbligata ad assumere gli idonei del concorso del 2013 e del 2015. Tale obbliga deriva da una norma speciale: “il comma 1096 della legge di Bilancio 2018” – che prescrive alla Rai, per le prossime assunzioni giornalistiche, di procedere a ‘immissioni in organico di figure al livello retributivo più basso, attingendo in primis al personale idoneo inserito nelle graduatorie 2013 e 2015 di giornalisti professionisti riconosciuti idonei’.
Un’indicazione chiara, puntuale e precisa, che esclude ogni dubbio ma soprattutto ogni altro possibile bacino di riferimento. Chi a tutt’oggi mostra indecisione e dubbi è in mala fede.
“Alla vigilia della presentazione del piano industriale, che implicherà certamente una forte iniezione di personale, siamo certi – prosegue il Comitato – che la Rai rifuggirà da vecchie logiche e si attesterà, anche riguardo alle gestione delle risorse umane, nel solco delle regole, della trasparenza e della meritocrazia, ricorrendo a professionisti adeguatamente selezionati e definiti idonei dalla stessa azienda, formati e aggiornati, che costituiscono l’unico bacino apprezzabile per le assunzioni di giornalisti, anche per le cosiddette ‘prime utilizzazioni’” che fin ad oggi sono servite alla RAI per creare i presupposti per inserire gli utilizzati nei bacini per poi “stabilizzarli” con accordi sindacali.
Non sarà consentito a nessuno di prenderci in giro.
Il Comitato accoglie positivamente l’immissione in organico degli ultimi idonei del Concorso 2013. Ciò sta a significare che è stata abbandonata la tesi della “graduatoria scaduta”, come in molti disinformati a tutt’oggi sostengono. “Ora la Rai continui ad attenersi alla legge e al buon senso provvedendo a stabilizzare anche gli idonei del 2015, proprio come ha fatto per tutti gli idonei del 2013″ .
“Il merito e la trasparenza – conclude il comunicato stampa – sono valori essenziali, tanto più per un’azienda chiamata a svolgere una funzione di rilievo costituzionale. Confidiamo che la Rai, nel compiere i prossimi passi fondamentali previsti dal Contratto di servizio firmato col Mise, ne tenga doverosamente conto.
Noi resteremo vigili su ogni assunzione che la Rai deciderà di fare e invitiamo anche il membro del Cda Rai eletto dai dipendenti e l’Associazione Stampa Romana a vigilare e a stimolare ogni decisione conforme alla legge e al contratto”.