Le recenti vertenze che interessano l’ANSA e il quotidiano IL Messaggero dimostrano ancora una volta che alle prime avvisaglie di crisi gli editori non perdono l’occasione per colpire i meno tutelati e difesi della categoria giornalistica, ovvero i collaboratori. L’ANSA ha presentato un piano, respinto con decisione dalla redazione, che prevede il taglio del budget dei collaboratori del 25%, mentre il Messaggero ha deciso di ridurre unilateralmente i compensi, già esigui, dei collaboratori inviando loro una lettera ultimatum da accettare entro il 14 luglio. Entrambi gli episodi dimostrano la scarsa attenzione e cura riservata ai collaboratori, che sono nella realtà il vero pilastro dei prodotti editoriali. Ma attenzione: i collaboratori uniti possono far affondare l’intera nave perché sono a pieno titolo a bordo e il loro ammutinamento deve far preoccupare il comandante o che il resto della ciurma che si credo garantito. Non si può pretendere di martoriare sempre gli stessi, peraltro quelli che non hanno garanzie, ferie, permessi, malattie, festivi e straordinari riconosciuti e poi chiedere che la nave vada tutta tranquilla per i mari. Per questo il Sindacato dei Cronisti Romani è al fianco dei collaboratori nella loro battaglia per il diritto ad esistere e chiede agli editori di cercare altrove le voci dove risparmiare ed esprime tutta la solidarietà ai collaboratori del Messaggero che hanno deciso di scioperare nelle giornate del 10, 11 e 12 luglio. il Sindacato Cronisti Romani