CronistaRomano
La rottamazione dei pini centenari di Roma
Sta morendo per soffocamento da incuria, ignoranza, inciviltà la storica mitica Roma dei pini immortalata nelle stampe del Pinelli, negli acquerelli dei pittori inglesi dell’Ottocento e di Roesler Franz, nel poema sinfonico di Ottorino Respighi, nei film di Federico Fellini e di Paolo Sorrentino.
Anche se hanno una certa età meriterebbero una fine più gloriosa magari nel segno del ricambio generazionale e non condannati a morte perché vecchi e malandati e con colpe altrui sulla coscienza come quella di precipitare sulla testa dei romani, seminando morte, feriti, distruzioni d’auto e tanta paura. Simbolo e identità della romanità, quegli ombrelli sempre verdi hanno raggiunto nei secoli record di altezza (30 metri), di resistenza e
La Sindaca Raggi e gli errori/orrori da evitare
Passano i giorni e la sindaca non fa marcia indietro. Probabilmente si è convinta di non aver commesso l’errore di scambiare per errori gli orrori delle Fosse Ardeatine. Non ha battuto ciglio sotto la grandinata di insulti e contumelie piovutale addosso tramite i social, evidentemente autoassolvendosi e giustificandosi col silenzio dietro la difesa d’ufficio del Foglio. Il giornale è sceso in campo ricordandoci la locuzione ciceroniana la storia maestra di vita proprio per evitare di ripetere gli errori del passato. Anche se gli orrori del nazifascismo possano essere trattati storicamente come errori del passato, restano pur sempre brutali e crudeli mostruosità da condannare senza capziose riserve intellettuali e da inchiodare nella
Dal Congresso Fnsi il modello-editori: svuotare le redazioni e più precari
Negli ultimi 10 anni oltre il 20% dei giornalisti professionisti, in età matura ma a stragrande maggioranza ancora in gamba, è stato mandato a casa, in pensione, in prepensione, licenziato, in cassa integrazione, lasciandosi alle spalle la palude di un precariato sottopagato e ricattato. Nella sua relazione di apertura, al Congresso Fnsi di Levico, il segretario Raffaele Lorusso, ha documentato il crollo dell’occupazione e l’esodo massiccio dai posti di lavoro. Ecco i dati forniti sulla crisi del settore: nel 2008 gli occupati erano 18.866, nel 2018 15.016 con un saldo di 3.850 esodati, pari al 20,4%. Nello stesso periodo, il numero dei giornalisti pensionati è cresciuto in modo preoccupante del 58,7%: da 4.256 del 2008 al 7.240 del
I cento anni del cronista Giulio Andreotti
di Romano Bartoloni
Il Grande Vecchio Giulio Andreotti per 70 anni protagonista della scena politica italiana e internazionale avrebbe compiuto 100 anni il 14 gennaio scorso. E’ scomparso a 94 il 6 maggio 2013. Parlamentare dc dal 1945, è stato 7 volte presidente del Consiglio, 8 volte ministro della Difesa, 5 volte ministro degli Esteri, 2 volte ministro delle Finanze, 1 volta ministro degli Interni e una volta ministro del Tesoro.
A noi piace ricordarlo anche come decano dei giornalisti e cronista doc.
L’Andreotti scrittore di razza aveva il giornalismo nel sangue fin da giovanissimo. Ci ha lasciato da decano dei giornalisti con l’iscrizione all’albo dei professionisti di Roma fin dal 1 dicembre 1945
Il giornalismo di qualità si fonda sul rispetto della realtà dei fatti
"Il giornalismo di qualità si fonda sul rispetto della realtà dei fatti e sul lavoro del cronista che la scava, la porta alla luce, la denuncia e la critica senza cedere a ricatti e intimidazioni". Questi valori sono stati ribaditi alla fondazione Murialdi nella presentazione del libro di Romani Bartoloni “Roma tra cronaca e storia”.
Papa Francesco Cronista
di Romano Bartoloni
Papa Francesco ha la stoffa del cronista di razza. Andrebbe invitato a svolgere una lectio magistralis nei corsi di formazione per giornalisti. L’8 dicembre scorso, in visita a il Messaggero, ha di fatto tenuto una trattazione sui valori della cronaca con competenza e cognizione di causa. In soldoni ha parlato così.