Il Sindacato cronisti romani festeggia 110 anni di storia
Il Sindacato dei cronisti romani festeggia 110 anni di storia. Venne infatti fondato il 5 agosto 1910 da una sessantina di giornalisti dei quotidiani, “Il Messaggero”, “La Tribuna”, “Il Popolo romano”, “Il Giornale d’Italia”, “L’Osservatore romano”, “ Corriere d’Italia” e “Idea nazionale”, che attorno a mezzogiorno si riunirono in assemblea costituente in via Due Macelli 12 in alcune stanze al pianterreno concesse da Costanzo Chauvet proprietario dell’omonimo palazzo e direttore de “Il Popolo romano”. L''evento fu annunciato il giorno prima da “Il Messaggero”. All'epoca furono proprio le notizie di cronaca e le cronache giudiziarie dei grandi processi (non vi erano infatti i patteggiamenti a sottrarli all’opinione pubblica) a decretare
SINDACATO CRONISTI, CONVOCARE AL PIÙ PRESTO CONGRESSO DELL’UNCI
OMICIDIO CERCIELLO REGA: SCR, PERMETTERE L’INGRESSO DELLE TELECAMERE IN AULA
SOLIDARIETÀ AI COLLABORATORI DEL MESSAGGERO IMPEGNATI NELLA LOTTA PER IL DIRITTO AD ESISTERE
Ciao Gaetano, ci mancherai
L’amico e collega Gaetano Basilici, storica firma dei quotidiani Momento Sera, Il Resto del Carlino, La Nazione e Quotidiano Nazionale, è morto domenica sera a Roma. Aveva 78 anni (era nato a Roma il 21 settembre 1943). Gaetano era giornalista professionista dal 22 novembre 1971 ed era in pensione dall’ottobre 2008.
I funerali saranno celebrati a Roma oggi, martedì 16 giugno, alle ore 10 nella chiesa dei Santi Gioacchino e Anna, in viale Bruno Rizzieri a Cinecittà est.
Ricorderemo sempre
Un refuso blocca i 600 euro per gli autonomi
C'é un 78 di troppo nel decreto legge Rilancio che sta bloccando il pagamento dei 600 euro di aprile a 9 mila giornalisti lavoratori autonomi iscritti all'INPGI 2 e ad oltre mezzo milione di liberi professionisti.
Nota di Pierluigi Franz, Presidente del Sindacato Cronisti Romani
Un banalissimo errore di stampa - un semplice numero inserito per sbaglio come un "intruso" in un'altra norma - sta bloccando incredibilmente da una settimana le procedure per il pagamento dell'indennità una
SCOMPARSA DEL GIUDICE ADINOLFI IL FIGLIO LORENZO: BASTA OMERTA’ SUBITO LA RIAPERTURA DELLE INDAGINI
E’ la mattina del 2 luglio 1994. Il giudice Paolo Adinolfi, consigliere di Corte d’appello, esce di casa in zona Vigna Clara per fare alcune commissioni dopo aver salutato sua moglie Nicoletta. Per dieci anni ha lavorato al Tribunale fallimentare di Roma, che sarà presto travolto da un’ondata di arresti. Le sue sentenze hanno scontentato molti, soprattutto alcuni storici sodalizi criminali capaci di esercitare influenza sulla politica e sui palazzi giudiziari romani. Il dottor Adinolfi, quella