In prima linea fino all'ultimo: l'addio a Gino Falleri, 92 anni
Oggi doveva essere a Bruxelles, come docente per un corso di formazione per i colleghi italiani che lavorano all'estero. Un appuntamento che aveva preso nonostante gli ultimi gravi problemi di salute. Ma aggravatosi ha dovuto rinunciare. Non ha mai smesso di essere in prima linea, Luigi Falleri, conosciuto da tutti come Gino. Era il decano dei pubblicisti italiani, confermato ancora una volta nell'incarico di vicepresidente dell'Ordine dei giornalisti del Lazio, dopo essere stato eletto al primo turno alle ultime elezioni con 709 preferenze. E' morto nella notte nella clinica romana dove era ricoverato. Aveva 92 anni.
Marchigiano, nato nel borgo di Mercatello sul Metauro l'8 luglio 1926, Gino viveva a Roma da quando era ragazzo. Qui ha lavorato come cronista in tutte le testate più importanti della carta stampa, dal Messaggero al Popolo, dal Giornale d'Italia a Momento Sera, ma anche su altre "piattaforme" del giornalismo, dalle agenzie di stampa fino al Gr2. Sessantadue anni fa prese il tesserino dell'Ordine, elenco pubblicisti. E da pubblicista ha diretto anche una testata tv, TeleTerni, per tre anni. Per più di mezzo secolo, un primato che sembra imbattibile, è stato il riferimento dei pubblicisti di Roma e del Lazio ricoprendo la carica di vicepresidente dell'Ordine regionale; all'Associazione stampa romana è stato per più consiliature vicesegretario; nella Fnsi, la Federazione nazionale della Stampa, è stato in tre consiliature componente della Giunta esecutiva e vicesegretario nazionale. Fondatore dell'Eurispes e del Gus, Gruppo uffici stampa, è stato docente universitario di giornalismo e di diritto all'informazione alla Luiss di Roma e in altre università , tra cui Pisa e Siena. Autorevole e presente, era il riconosciuto punto di riferimento di tutti i giornalisti - anche professionisti - nel Consiglio regionale dell'Ordine, per la sua competenza e disponibilità . Carlo Parisi, segretario aggiunto della Fnsi, nel ricordarlo lo ha definito "il pubblicista del secolo".
I funerali si sono svolti nel pomeriggio del 19 marzo nella parrocchia di San Mattia a via Renato Fucini n. 285, zona Talenti. Nel quartiere dove Gino abitava e, con l'autobus, nonostante l'età non leggera, ragginugeva il centro di Roma e il suo ufficio a piazza della Torretta 36
Alla moglie Rossana e al figlio Roberto l'abbraccio del Sindacato cronisti romani.
Il Sindacato cronisti romani